Che questo non fosse un blog di cucina, lo si era già capito da un bel pezzo. Vi presento il mio nasello di stasera. O meglio, la preparazione del nasello, Sua Signoria ancora non aveva raggiunto la padella, si sa, i naselli, soprattutto in medaglioni, sono ritardatari cronici. Aguzzando la vista si possono notare snelle carotine, candido sedano, ben nascosta una cipolla a fettine sottilissime. E poi...Lui. Quell'erbetta impalpabile, profumata e fino ad ora sconosciuta, molto lieta, si chiama Aneto. L'ho buttato nel carrello, come spesso mi succede, senza ben sapere dove e come lo avrei utilizzato. E stasera, voilà, l'illuminazione. Ho consultato i Sacri Testi, mi sono concentrata ed ho tuffato il mio bel nasello surgelato in questa invitante padella. Che a guardarla bene, è pure bella. Ma quanto è chic l'arancione delle carote con il verdolino del sedano? Beh, carino, certo. Ma un tailleurino così lo troverei un tantino azzardato. Meglio col nasello. E con l'aneto, purchessia.
2 commenti:
Ma dai! Hai 'sto po'po' di padelle chiccose e non hai il Bymbi? Bisogna provvedere. Oramai ti sei iscritta al corso di cucina (nientepopodimeno che all'Associazione Cuochi Torinesi) hai un quasi blog di cucina la strada è intrapresa: mi diventi provetta cuoca. Confermo invito con dimostrazione "fai da te"
l'aneto non l'ho mai assaggiato forse perchè non l'ho ancora incotrato nelle mie spese. Le carotine le avrei tagliate a piccoli tocchetti, per farle cuocere più velocemente. ella la padella;)
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