
28 settembre 2006
Mah.

L'inganno.

24 settembre 2006
Insolito.

23 settembre 2006
La torta di pesche.

Primo tentativo riuscito di acchiappare l'estate per la coda. Le ultime pesche sono ancora buonissime, perciò, via alla preparazione estemporanea di una simil torta. Alla larga da burro e affini, che verrà abilmente sostituito con 2 vasetti di yogurt alla vaniglia. Ma andiamo con ordine. Si prende una terrina ed ivi si mescoalano, allegramente: appunto, 2 vasetti di yogurt alla vaniglia, una bustina di lievito per dolci, 150 grammi di farina, due cucchiai di zucchero di canna, 1 cucchiaio scarso di cannella e infine 4 uova. Teoricamente, prima i rossi e poi l'albume montato a neve ma ero in ritardo e ho mescolato tutto insieme, così, senza rancore.Ah, beh, certo, le pesche a fettine, come dimenticarle. La colazione di stamattina è stato il banco di prova. Mmmmmmmhhhh, buona, è stato il commento unanime. Provare, in questo week end, magari preprarla da portare in dono agli amici che vi invitano a cena, oppure, consumarla in giubilo e concordia con i parenti della domenica. Mi accorgo di aver dimenticato la dicitura Infornare a 180 gradi Per Circa Mezz'ora, ma mi sembrava ovvio. Quando mai si consumano le torte crude?
21 settembre 2006
Sua Signoria.

Già il colore. Che me la fa amare in maniera incondizionata e comprare, a grappoli sapientemente intrecciati, anche quando non mi serve. Già il suo aspetto, lucido e tondeggiante, che a vederla adagiata in un cestino in cucina, rimanda a immagini campagnole e semplicissime, che mettono allegria. La Cipolla di Tropea, non già una cipolla qualunque, nè bionda nè bianca. Il suo uso è variegato, primo fra tutti la marmellata, da sposare a formaggi e bolliti. L'uso che ne faccio io, ovviamente, è molto, molto più semplice. Un must fra gli amici ai quali ho fatto scoprire questo connubio di una semplicità immane ma di grande effetto, sia cromatico e di gusto. Ingredienti. Cipolla rossa di Tropea e tonno in scatola, di ottima qualità. Fine. Per tirarmela un pochino posso anche descrivere un procedimento alla Jamie Oliver, per capirci. Allora, si trita finemente una cipolla di Tropea e si aggiunge il tonno. Aggiustare di sale, e via. Miserino? Pazienza. Ma provate a prepararlo al volo per un aperitivo improvvisato. Gli oooooohhhhh! di meraviglia si sprecheranno. Un unico accorgimento. Nessun incontro ravvicinato per le seguenti 12 ore. La Cipolla di Tropea, ben lo si sa, è un anticoncezionale naturale. E nulla può il dentifricio.
20 settembre 2006
La minestrina.

E' una mano santa. Santifica, sistema, riscalda e allevia. Fa sentire a casa, al caldo. Personalmente, l'ho eletta rito della domenica sera. Ma nulla vieta di prepararla con attenzione e tutti i sacri crismi, in qualsiasi sera della settimana, semplicemente quando ci viene voglia. Dopo una giornata di sbattimento totale, magari con qualcuno della famiglia che non sta troppo bene, qualche linea di febbre, magari un mal di pancia estemporaneo, ecco che la minestrina appare nella sua veste curatrice e riparatrice. Fa subito sentire meglio. Ingredienti, beh, non sono molti. Aborrite ma in silenzio, la mia minestrina è fatta col dado da brodo, un cucchiaino di burro, 2 foglie di alloro. E i Risoni Barilla. Nessuna minestrina può dirsi tale se preparata con scialbe stelline o altre corbellerie. Qui non si scherza, o Risoni o niente del tutto. Versatile e trasformista la minestrina si trasformerà all'occorrenza in un piatto completo, se sciolto nel suo brodo fumante avrà del formaggio fresco, robiola o caprino, o semplicemente una generosa nevicata di Parmigiano. Sento il bisbigliare...ma come, questa qui ci viene a dare la ricetta della minestrina? L'avevo detto, bellezze, che non era un foodblog come gli altri. E poi, non ditemi che non vi avevo avvertito.
18 settembre 2006
Cioccolata da choc.

16 settembre 2006
Nero???

Mi piaceva il nome. E la scatola. Non so assolutamente che uso potrò farne, magari mi inventerò qualcosa lì per lì. Certo, non posso fare un riso al burro, sarebbe sprecato. Magari, prosciutto a dadini e piselli. Oppure gamberetti e zucchine. Sconsigliato al nero di seppia. A meno che non sia la stessa tonalità di nero. Ma questo, era ovvio.
Cominciamo bene.

Che cosa bizzarra iniziare un pseudo blog di ricette con qualcosa che non è una ricetta. Infatti, non la è. E' uno yogurt di marca sconosciuta, magro, in vasetto di vetro riciclabile, per esempio, per raccogliere le graffette in ufficio. Compatto, esiste anche al gusto caffè, ciliegia e un paio di altri. Considerando che ho una smodata passione per la cannella, lo yogurt in vetro per il rumore del cucchiaino, e che, non ultimo, non mi ero mai imbattuta in uno yogurt con questi aromi, beh, l'ho comprato. Ed è buonissimo. Magari, proverò a farci la torta allo yogurt. Ecco, questa sì che è una ricetta. Allora, va bene.
15 settembre 2006
Santa Polenta

Nasce Santa Polenta. Blog di cucina non abbastanza serio per essere considerato tale. Piuttosto, una serie di piccoli accorgimenti, suggerimenti e ricette di una banalità rivoltante per cuoche non provette, nemmeno alle prime armi, e forse nemmeno per cuoche. Idolatri del Sofficino, adepti alla Spinacina, questo sito è per voi. Che comprate i preparati per le torte già pronti, quando siete in vena e quando non lo siete, direttamente le torte del Mulino Bianco. Che preparate deliziosi budini con le buste. E l'insalata già tagliata e pulita, qualche volta avreste voluto trovarla già condita. Anche nelle ricette più semplici, nelle non-ricette, in fondo, si può trovare un certo significato profondo, una sorta di sentimento. Perchè, come si dice, l'Amor non è Polenta.
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