19 novembre 2006

La torta della domenica.


Non ci si lasci ingannare. La foto non è una ripresa aerea, non possiedo elicotteri, alla data. Non sono brava con le foto, non è una sorpresa per nessuno, suvvia, ho tante altre qualità, so fare a maglia, ricamo da paura vera, cucino benino per ora e splendidamente tra un pò, non sono nè da restaurare nè da abbattere, al momento, ho una discreta parlantina e so fare le bolle all'indentro con le Brooklyn. Non è mica poco. Ma veniamo alla torta. E' una ricetta che mi diede un'amica che non ho più. Per carità, è viva e vegeta, solo, ho cancellato il suo numero dal telefonino, e lei il mio dal suo. Vicende contorte. La torta in questione è stata realizzata dal forno di casa mia per il Capitano Stubing, allorquando riederà al desco famigliare stravolto dopo una regata. Eh sì, la questione procede, è proprio il caso di dirlo, a gonfie vele. Così, divagando ecco la ricetta in prosa della Torta del Capitano, che, si badi benissimo, non è un dentifricio. Si prendono due mele e si sbucciano, non le Fuji, che son così buone da sole, ma quelle gialline, che diventano rugose e tristi perchè nessuno le vuole. 3 uova. Un bel cucchiaio, magari Sabre France col quale dosare, con grazia infinita, 6 di zucchero e 9 di farina. Aggiungere una bustina di lievito e 1 etto scarso di burro fuso. Quando avrete tutto mescolato e disposto nella tortiera, abbiate l'accortezza di farcire qua e là, con la vostra marmellata preferita. Sarà una sorpresa da trovare, morso dopo morso. Il Capitano, gradirà.
Ah, e in forno per 35 minuti, ma che ve lo dico a fare, io vado a occhio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che bella torta! e come è presentata bene!!!!! ma l'amica originaria della ricetta la conoscevo?
io ho provato a fare la frolla salata come da manuale, ma non mi è venuta proprio uguale a quella di andrea. Forse pretendo troppo al primo tentativo? mercoledì chiederò ragguagli!
bacio a presto. l'amica della pastiera

diamanterosa ha detto...

No, milady, non la conoscevi. Quella che conoscEVI anche tu, di ricette non me ne ha mai passata nemmeno mezza. Gelosia? Pò esse. Baci, a mercoledì.