04 novembre 2006

Artusi Meme n.268 - Pollo alla Marengo

L'avete voluto. Ve la siete cercata. O meglio, Lei, se l'è cercata, invitandomi a questo meme sull'Artusi. Io, nulla ci azzecco con nessuno che sappia di cucina. Figuriamoci con l'Artusi in persona, o in libro, che ho testè acquistato e studiato qua e là. Scribacchio, certo, ma non so nemmeno fare una foto decente, anzi, dato che sono in ritardissimo e che sono sola a gestire questa banda, quest'oggi, dato che il mio sposo ha ben pensato di andare a fare il Capitano Stubing e di cantare Mare Profumo di Mare su e giù per i liguri mari, il risultato direi che è eccellente. In corso d'opera, peraltro, perchè non ero sicura che arrivasse tutto in tempo, e quindi ho fotografato il pollo mentre sfrigolava, appena cosparso di farina (quella è farina, tengo a precisarlo). Ho scelto il pollo alla Marengo perchè abito da queste parti, perchè sono stata anche alla rievocazione storica di questa battaglia e perchè poco lontano dal mio ufficio c'è il platano di Napoleone, piantato, si narra, da lui in persona. Comunque, mi sono divertita a leggere e a eseguire questa semplice ricettina, prelibata e ricercata da queste parti, e ringrazio Sandra. Spero solo che non abbia a pentirsene. Me lo dirà domenica.
Pollo alla Marengo

"La sera della Battaglia di Marengo, nel sottosopra di quella giornata non trovandosi i carri della cucina, il cuoco al Primo Console ai Generali, improvvisò con galline rubate, un piatto che manipolato all'incirca come quello che qui vi descrivo, fu chiamato Pollo alla Marengo; e si dice che esso fu poi sempre nelle grazie di Napoleone, se non pel merito suo, ma perchè gli rammentava quella gloriosa vittoria.

Prendete un pollo giovane ed escludendone il collo e le zampe, tagliatelo a pezzi grossi nelle giunture. Mettetelo alla sautè con grammi 30 di burro, una cucchiaiata di olio e conditelo con sale, pepe e una presa di noce moscata. Rosolàti che sieno i pezzi da una parte e dall'altra, scolate via l'unto e gettate nella sautè una cucchiaiata rasa di farina e un decilitro di vino bianco. Aggiungere il brodo per tirare il pollo a cottura, coperto e a fuoco lento. Prima di levarlo dal fuoco fioritelo con un pizzico di prezzemolo tritato e quando è nel vassoio strizzategli sopra mezzo limone.

Riesce una vivanda appetitosa".

1 commento:

Sandra ha detto...

Grazie stella... mi hai fatto un bel regalo!!!
:-)
baci