Ho avuto per così dire il mio bel daffare. Non già in senso culinario. I miei menù di questi ultimi giorni consistevano perlopiù in vezzeggiativi: minestrine, spremutine, purèini che non si dice ma che cosa importa, verrà mica il signor Zingarelli a controllare? Insomma, coi figlioli malaticci non è che una possa propriamente darsi alla pazza gioia in cucina. Però, per dare loro una sferzata, considerando anche che stasera riede l'Universitario, dopo una settimana densa di esami e studio matto e disperatissimo (!), ho pensato di preparare il Gran Visir di tutte le mie pietanze, il Signore e Padrone della tavola domenicale, l'Amante della Lasagna ma che non disdegna neppure il Fusillo. Lui, Messer Ragù. Le mie origini emiliane non sono capitate a caso, sono campionessa mondiale di ragù, lo sanno anche i sassi. Ne preparo quantità diciamo importanti per avere la possibilità di darlo in dote settimanale all'Universitario quando, come la transumanza vuole, ritornerà alle sudate carte domenica sera. Nessun segreto. Carne macinata, scalogno, sedano, carota, alloro, sale e pepe. E prima di aggiungere la passata, un cucchiaino di Saporita. Forse il segreto è proprio questo. Ma a ben pensarci, questo qui che si accoppia con Lasagna e Fusillo, non è che mi è, come dire, biadesivo? Ohibò, già son peccatrice di mio, pure il ragù bisex mi doveva capitare! C'è solo sa sperare che Ruini non lo sappia mai!
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