Oramai tutti sanno che uno dei piccoli irrinunciabili piaceri della vita è un caffè o un thè con le mie Amiche. Indistintamente, di presenza o quantunque col pensiero. Nel senso che se esiste un tale evento di persona, nella mia città, in un bar del centro, con Amiche autoctone ed ivi residenti, esiste anche l'evento virtuale, in contemporanea, a reti unificate, per dir così. Lei in ufficio, io nella mia cucina, il rumore della Nespresso che si sente al telefono, si parla di tutto quello che c'è da parlare e nel mentre si sorseggia con grazia, dall'apposita buffa scodellina, il caffè prescelto, sia esso Volluto o Roma, o l'edizione limitata alla mandorla. Questo succede , in un connubio telematico, telefonico e teleferico tra Torino e casa mia.
Per rendere tutto ciò più gradito, che si ha bisogno di gratificarsi ogni tanto, eccheccavolo, ecco che ho preparato dei dolcetti del Sottobosco, sempre liberamente tratti dalle ricette di Csaba, ma io non ho gli stampini fatti a rosa o meglio, non ancora, perchè li ho già adocchiati in una vetrina di via San Lorenzo e presto saranno miei. Una piccolissima pausa con una simile delizia fa bene all'anima, al cuore, allo spirito e al sentimento, e già che ci siamo pure all'ispirazione. Ma la prossima volta ne dovrò fare una doppia razione, sennò, Knitaly, ma come fa?
Ora, per avere i dolcetti del sottobosco si deve far così
125 grammi di burro
125 grammi di zucchero
2 uova
185 grammi di farina Biancaflor che lievita da sè medesima
180 cc di latte (che io invece ho dimenticato)
1 fialetta di aroma alla vaniglia
due cucchiai colmi di frutti di bosco, in realtà ci vorrebbero i lamponi freschi e già questo la dice lunghissima sulla mia approssimazione, ma devo dire che il risultato è eccellente e allora va bene uguale.
Ho sbattuto nel KA il burro e lo zucchero, ci ho setacciato piano la farina e ho continuato a sbattere,, ho aggiunto la vaniglia e i frutti di bosco per ultimi e senza più sbattere, però.
Po,i concentratissima ho riempito col composto i pirrottini di carta nello stampo dei muffins e ho infornato a 170 ° per una ventina di minuti a seconda del vostro forno, se lo conoscete se c'avete confidenza, se sapete che tipo è. I dolcetti non devono stracuocere, devono solo dorare un pò e rimanere morbidisssssimi.
Da consumare in multipli di 2.
Se no, non vale.