18 gennaio 2009

La torta da sniffare.

Frutto di un sabato qualunque, si sfogliava con malagrazia una vecchia copia di Elle, dacchè alla Princi servivano immagini di pubblicità. Detto fatto, ci si imbattè in questa torta semplicissima, non già da gustare, o meglio, anche, ma soprattutto da annusare. Ossì, signora cara, questa torta è vero che è una banale torta di mele, ma quello che la rende strepitosa nella sua casalinga umiltà, sono proprio le spezie, per la precisione cannella e chiodi di garofano. Buonissima tuffata nel latte, qualcuno in giro per questa casa l'ha anche maritata, non visto, a una tazza di cioccolata fumante e densissima. Da provare, in assoluto, quando ci si sente un pò svogliati, infreddoliti e mezzi influenzati, o soltanto stanchi e scocciati. La terapia inizia già dal forno, quando Essa inizia a spandere per la cucina un profumo irresistibile. Lo sniffo aiuta, non è una novità.
Perciò, così si procede.
4 meline Annurka, dolcissime e croccantissime
200 gr di zucchero bianco
400 gr di farina per dolci
2 uova
150 gr di burro
2 cucchiai di zucchero di canna ( e già lì...)
Mezza bustina di lievito per dolci
5 chiodi di garofano sminuzzati
1 cucchiaino di cannella in polvere
Si impastano gli ingredienti come al solito, e da ultimo si aggiungono le mele Annurka a piccoli dadi, sottili, impalbabili, trasparenti. Col rigalimoni ( e scusate se è poco) si aggiungerà diciamo un due cucchiai colmi di scorza d'arancia di Ribera, lavata benissimo. Uno stampo da plum cake e il gioco è fatto.
Orsù, si sniffa.